Non profit

Il non profit creato all’università

Last minute market: è entrato a pieno titolo nel panorama del terzo settore l'idea che naque sui banchi della facoltà di Agraria dell’università di Bologna per ridurre gli sprechi

di Redazione

È entrato a pieno titolo nel panorama del terzo settore il Last minute market che nel 1998 nasceva sui banchi della facoltà di Agraria dell?università di Bologna. L?ideatore è Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria. «Constatai personalmente che nei supermercati i prodotti alimentari freschi ancora commestibili venivano buttati nella spazzatura solo perché la confezione non era più perfetta (rotta, bagnata, ecc). Tuttavia il prodotto era rimasto integro, pur se non più idoneo ad essere esposto sugli scaffali».

Uno spreco che Segrè decide di affrontare con metodo scientifico. «Ho assegnato alcune tesi di laurea ai miei studenti per indagare cosa accadeva dietro le quinte dei reparti frutta e verdura dei supermercati. Un centro della grande distribuzione ospitò i miei allievi che andavano a pesare lo scarto. Misurazioni e analisi del fenomeno sono durate tre anni. E i tesisti sono divenuti dottorandi. Poi i risultati: nel 2003 dal nostro campo di lavoro venne fuori che erano state scartate 700 tonnellate di prodotti buoni». E la soluzione. «Destinare quelle merci agli enti che elargivano ai poveri beni alimentari. Anzi le associazioni stesse ogni giorno ritirano ciò di cui hanno bisogno».

Last minute market è presente oggi in 13 città e la cooperativa Carpe Cibum, che ne coordina l?attività, è composta proprio dai tesisti di Segrè. Dopo il Last minute market, è nato anche Last minute book (libri fuori mercato), sementi e raccolto (eccedenze agricole). Ora è allo studio Last minute farmaci.

Info: Last minute market – www.lastminutemarket.org

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